Il Piano climatico per il 2030, richiesto dal regolamento europeo 2018/1999 dell’11 dicembre 2018 per raggiungere l’obiettivo 13 “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico” dell’Agenda 2030, prevede la riduzione le emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungere questo obiettivo le organizzazioni dei Paesi membri l’Unione Europea devono sapere quanto impatta la loro attività sul clima e cosa fare per ridurlo. La Carbon Footprint, letteralmente impronta di carbonio, è l’indicatore ambientale dell’impatto che le organizzazioni hanno sul climate change e, quindi, sul riscaldamento globale del Pianeta, in quanto misura l’ammontare totale di gas ad effetto serra (Greenhouse Gases – GHG) – espressa come anidride carbonica equivalente (CO2 eq) – emesso direttamente o indirettamente dalle organizzazioni per l’erogazione di un servizio o la realizzazione di un prodotto. Uno dei metodi più utilizzati per il calcolo delle emissioni di gas a effetto serra è quello dato dalle norma ISO 14064-1, la quale permette, inoltre, di definire e prioritizzare gli interventi di decarbonizzazione da intraprendere.