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Close up N.6 - Travel security

Eccoci al sesto numero di Close Up,   un numero dedicato ad un argomento emergente e di crescente interesse: la Travel Security.

Lo sapevi che il 22% dei “business travellers” non saprebbe a chi rivolgersi in caso di emergenza?

Leggi il nostro approfondimento e le novità nate in merito.

Travel security

Un sondaggio del Global Business Travel Association ha fatto emergere che il 22% dei “business travellers” non saprebbe a chi rivolgersi in caso di emergenza.

Dato esemplificativo.

Ma non è finita.

Il 46% dei lavoratori che si spostano per lavoro ha confermato che la propria azienda al momento non applica politiche attive di travel in maniera strutturata anche se la Legge impone al Datore di Lavoro la tutela del proprio personale, sia in sede che fuori sede. Vi sono responsabilità penali per chi non rispetta le normative (D.Lgs 81/08 e 231/01).

Molti sono infatti i rischi ai quali i dipendenti in trasferta possono andare incontro: Incidenti stradali, epidemie, terrorismo, criminalità, disastri naturali, rischi che minacciano la sicurezza e la salute dei viaggiatori.

È quindi evidente che le aziende debbano anticipare, prevedere e gestire questi fenomeni ricorrendo a personale qualificato.

Alla luce di ciò, grazie a CONFINDUSTRIA EMILIA Area Centro e UNI-Ente italiano di normazione, è stata sviluppata e pubblicata la nuova prassi di riferimento: UNI/PdR 124:2022 “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nell’ambito della travel security – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.

Prassi che definisce le linee guida per determinare i requisiti di conoscenza, abilità e competenza, relativi al personale dipendente, incaricati della gestione della sicurezza trasferte del personale aziendale, con l’obiettivo di assolvere gli obblighi di Duty of Care in capo alle aziende.

FONDAZIONE ALDINI VALERIANI che ha partecipato dal 2020 al Tavolo di lavoro UNI ha tradotto in percorsi formativi le competenze in esito che le figure preposte dovranno possedere, percorsi validati ed inseriti nella PdR.

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Intervista a Roger Warwick

Ascolta l’intervista a Roger Warwick, CEO di Pyramid Group Temi, esperto designato da UNI presso il Comitato Tecnico internazionale di sviluppo dello standard UNI/
ISO 31030 per la gestione dei rischi derivanti da trasferta.

Fun fact

La lista di Close-Up degli usi e costumi dei principali paesi che commerciano con l’Italia.

Francia: Se sei invitato ad un pranzo di lavoro in Francia, non pensare agli affari.
Questo è il momento di entrare in contatto con il tuo collega francese. Fai i compiti sulle buone maniere a tavola francesi e sui peccati mortali a tavola (come ordinare una bistecca ben cotta) e risparmia ogni discorso serio fino al dolce

Regno Unito: Per gli inglesi, noti per la loro gentilezza e riservatezza, comunicare direttamente o mostrare emozioni può essere visto come un segno di debolezza. Quindi, durante la negoziazione, potresti dover leggere tra le righe ed essere particolarmente attento a quanto ti riveli.

Russia: I russi tendono a mostrare segni di potere durante gli affari. Preparati a non accettare compromessi (che sono visti come un segno di debolezza) e a difendere i tuoi punti con fiducia e convinzione.

USA: Poiché “il tempo è denaro” negli Stati Uniti, gli americani tendono a mettersi al lavoro piuttosto rapidamente. Sii puntuale alle riunioni e diretto quando esprimi il tuo punto.

Cina: I cinesi tendono a prendere le cose con calma quando costruiscono una relazione – un concetto noto come guanxi – quindi puoi aspettarti molti legami personali prima di metterti al lavoro.

India: Gli indiani tendono a considerare scortese la parola “no”. Se senti frasi come “vedremo” o “forse” quando chiedi qualcosa a una controparte indiana, sappi che potrebbe essere un rifiuto sotto mentite spoglie.

Giappone: L’inchino è parte integrante del saluto giapponese, quindi rispolvera l’etichetta corretta prima del viaggio. (Ci sono moltissimi tutorial online.) Stringi la mano delicatamente solo se la tua controparte giapponese ti porge la sua.

 

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Close Up è  il digital magazine di Fondazione Aldini Valerianiun progetto di promozione culturale con rubriche e contenuti inediti con l’obiettivo non solo di incuriosire il lettore, ma di appagarlo. Lasciandogli «qualcosa di più».