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FAV ENTRA NEL GUINNESS DEI PRIMATI CON RISE AGAINST HUNGER

IL 16 OTTOBRE INSIEME PER “RISE FOR THE RECORD” E PER COMBATTERE LA FAME CON LE NOSTRE MANI.

 Quest’anno in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO, la Fondazione Aldini Valeriani aderisce all’iniziativa di Rise Against Hunger per dare un contributo attivo alla lotta contro la fame partecipando con i propri dipendenti all’evento di confezionamento pasti “Rise for the Record”.

L’evento globale coinvolgerà in totale 500 volontari dislocati in 10 location nel mondo e avrà la durata di 5 minuti. Pochi minuti in cui ogni singolo partecipante dovrà mixare riso, soia, verdure disidratate, vitamine e sali minerali, imbustarli, sigillarli e inscatolarli sotto l’attenta vigilanza di 3 giudici volontari. Pasti completi e altamente nutrienti destinati ai programmi di scolarizzazione dei Paesi a cui non è garantita la sicurezza alimentare. Una sfida che entrerà nei Guinness dei Primati e che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame.

I dati FAO, pubblicati lo scorso 11 settembre, purtroppo registrano nell’ultimo anno un aumento del numero di persone afflitte dalla fame: 821 milioni di persone, il 10% della popolazione mondiale, ancora oggi non ha un pasto giornaliero garantito. “Sono dati sconfortanti” commenta Alberto Albieri, Presidente di Rise Against Hunger Italia “ma è importante ricordarsi e far sapere al mondo che la fame non è una malattia incurabile e che impegnandoci insieme, singoli individui e aziende, possiamo raggiungere un obiettivo epocale: vedere un mondo senza fame entro il 2030”. La mission di Rise Against Hunger è chiara e sostiene l’obiettivo n.2 dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: FAME ZERO entro il 2030.

 “Sconfiggere la fame entro il 2030 è un traguardo epocale che – spiega Roberta Baldazzi, Country Manager Italia – non riusciremo mai a raggiungere senza l’impegno di ciascuno, così pasto dopo pasto, evento dopo evento, ogni opportunità viene colta per ricordare a tutti che la fame è il problema contingente più grave che stiamo vivendo ed al contempo quello che più facilmente si può sconfiggere!” Fame e spreco convivono nell’inconsapevolezza o, più semplicemente, nella distrazione dei più “Quando ciascuno di noi arriverà a considerare entrambe come realtà intollerabili avremo dinnanzi a noi un cammino tutto in discesa”.

 

Combattiamo la fame con le nostre mani” è l’invito che l’associazione non profit, fondata nel 1998 da Ray Buchanan, rivolge a ogni individuo, ogni azienda, ogni organizzazione civile affinché diventino artefici del cambiamento. Un invito che la Fondazione Aldini Valeriani ha accettato abbracciando la causa e diventando parte attiva del cambiamento. “Un’esperienza di integration- working etico e solidale che unisce il valore dell’esperienza alla possibilità di integrarla con i valori della nostra azienda” afferma Paolo Parlangeli, Direttore Generale  di Fondazione Aldini Valeriani.

Quella di Rise Against Hunger è una nuova formula di solidarietà attiva rivolta soprattutto alle aziende attraverso eventi di Team Building coinvolgenti ed entusiasmanti. “Anni fa ho avuto l’occasione di partecipare a uno degli eventi di confezionamento di Rise Against Hunger. Un’esperienza molto coinvolgente che mi ha dato la possibilità di dare il mio personale contributo alla lotta alla fame nel mondo.” racconta A. Albieri, “Insieme ad altri volontari abbiamo assemblato gli ingredienti che compongono i pasti, completi e altamente nutrienti, destinati ai bambini del terzo mondo. Un’esperienza che mi ha fatto capire che il cambiamento parte da ciascuno di noi e che si può aiutare con gioia ed entusiasmo. Così nel 2012 ho deciso di portare questa esperienza in Italia.”

 

Una formula di Team Building molto apprezzata dalle aziende italiane che nell’ultimo anno hanno contribuito al confezionamento di oltre 2,7 milioni di pasti destinati ai programmi di scolarizzazione. “La fame è una barriera all'educazione, all'occupazione stabile, alla salute e alla crescita economica” afferma A. Albieri per questo il 90% dei nostri pasti viene distribuito nelle scuole, per trasformare il luogo di apprendimento in un luogo di accesso al cibo, incentivando le famiglie a mandare i propri figli a scuola, contribuendo in questo modo a eliminare lo sfruttamento del lavoro minorile.”

 

“La concretezza delle azioni di Rise Against Hunger è già nel nome degli eventi di confezionamento -Dalle Parole ai Pasti- dedicati alle aziende” sostiene Paolo Parlangeli, “una modalità di coinvolgimento e una potente occasione di lavoro in team legata ad un’esperienza concreta di responsabilità sociale”.

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Pubblicato il
24 Settembre 2018

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