Barbara Bellachioma
Sandro Birello
La continua evoluzione delle minacce internazionali e la loro sempre maggiore permeabilità nel tessuto sociale rendono necessaria l’adozione di contromisure e sistemi di sicurezza commisurati al Paese e all’area in cui un “business traveller” si troverà ad operare. La normativa prevede che il datore di lavoro abbia l’obbligo di tutelare la sicurezza dei propri lavoratori ovunque essi operino; pertanto nella redazione del DVR è irrilevante che l’attività sia svolta all’estero o presso terzi. L’omessa, l’inadeguata, l’insufficiente o l’incompleta valutazione dei rischi è reato, previsto dall’articolo 29 del D.Lgs. 81/08 e punito ai sensi dell’articolo 55 comma 1 lettera A dello stesso decreto. La ratio legis impone quindi all’imprenditore, in ragione della sua posizione di garante dell’incolumità fisica del lavoratore, di pensare a misure preventive per fronteggiare eventuali rischi. Il corso consente di acquisire la capacità di predisporre adeguate condizioni e misure di sicurezza atte a salvaguardare chi presta la propria attività lavorativa in paesi esteri.
Quadro normativo di riferimento
I rapporti con l’INAIL
L’approccio valutativo; non solo il RSPP. Non solo Safety; la Security
come elemento fondamentale nella gestione delle trasferte
Il coinvolgimento del medico competente
I fattori di rischio
L’organizzazione del viaggio
La formazione e l’informazione
Correlazione tra destinazioni ed Il rischio biologico
Esempi pratici di gestione del rischio
Esercitazione