La libertà di determinare il contenuto di un contratto commerciale.
I limiti: le norme imperative.
Ha sempre senso sottoporre un contratto internazionale al diritto italiano?
Quando è possibile scegliere come foro competente l’Italia?
Quando nasce effettivamente il contratto?
Come si fa a definire le parti di un contratto se il pagamento o la consegna o la fattura è emessa da un’impresa che inizialmente e commercialmente era un’altra?
Ha senso la clausola che esclude totalmente la responsabilità contrattuale?
Quali sono i limiti della forza maggiore?
E’ sempre possibile, in un contratto di durata o di distribuzione, inserire una clausola che permetta di aggiornare liberamente alcuni parametri contrattuali (prezzi per esempio)?
Struttura e limiti di una clausola penale.